Trekking in Valle Stura per il Denina Pellico Rivoira
Come ormai da tradizione il Denina Pellico Rivoira offre ai suoi studenti la possibilità di iniziare l'anno con un trekking di più giorni fra le montagne della zona. La prof.ssa Ricchiardi, che ha accompagnato il gruppo insieme al collega Depetris e al Dirigente Flavio Girodengo, commenta l'esperienza. “Si parte alle 7.30 del l'11 settembre per il trekking a Sant'Anna di Vinadio che, come tre anni fa, si concentrerà sulla bellezza intrigante della Valle Stura. Ancora ridotta la quota rosa, quattro ragazze su venticinque partecipanti, ma speriamo di coinvolgerne molte di più dal prossimo anno. Scendiamo dal pullman alle Terme di Vinadio e ci incamminiamo verso il passo Tesina. La giornata è limpida e il lungo percorso nel bosco di larici e di abeti ci permette di imparare di più sulla flora locale, il tutto reso più stuzzicante dalla presenza di numerosi, grossi e sani porcini. Al passo si ricompatta il gruppo e si pranza godendo dello splendido paesaggio: laghi blu cobalto, guglie selvagge e verdissimi boschi sono il nostro modo di festeggiare questa prima giornata insieme. Decidiamo di passare dal colle Saboulè e vedere i laghi di Lausfer per poi passare a quelli di Sant’Anna fino al Rifugio che ci ospiterà per queste due notti: più di 1300 m di dislivello e 17 km di percorso! Quest’anno non cuciniamo noi, i pasti ci verranno forniti caldi direttamente dalle cucine del Santuario. La temperatura è scesa molto ma una scappatina a cercare le stelle ci fa tornare indietro fino all’Apparizione. Il giorno dopo colazione alle 7.30 e si parte per il colle della Lombarda. Siamo più veloci del giorno prima in quanto abbiamo scaricato gli zaini e il dislivello da totalizzare oggi è la metà di quello di ieri. Al colle i più volonterosi salgono su una punta vicina mentre gli altri si fermano a visitare un bunker in ottime condizioni: una parentesi storica che ha visto protagonisti ragazzi come loro in una terra di confine ancora oggi graffiata da km arrugginiti di filo spinato. Il percorso del ritorno è entusiasmante: una cresta panoramica ci rilassa con il suo sviluppo regolare e facile. Peccato che qualche nuvoletta dispettosa ostacoli la vista a 360°.
Terzo giorno: un vento gelido ci obbliga ad indossare tutto quello che avevamo nello zaino, ma la giornata tersa e i primi raggi di sole ci confortano. Oggi passo Bravaria, poco dislivello ma tanto spostamento e lo zaino torna ad essere carico. La prospettiva però di fare il bagno nelle pozze di acqua calda delle Terme incoraggia tutti ad accelerare il passo. In effetti immergere i piedi nell’acqua sulfurea delle piccolissime vasche sotto le terme è veramente un toccasana per i nostri piedi provati da tanto cammino: anche questo è un momento di svago, di piacevole vita insieme, di conclusione gioiosa del trekking. Si riparte per il rientro. Stanchi? Forse, ma più forti per aver superato fatica, bolle ai piedi e peso dello zaino con una contagiosa e semplice gioia di vivere! Al prossimo trekking, cari ragazzi!”.